Taravao, lunedì 29 dicembre 2025

Ha piovuto a dirotto tutta la notte e il vento soffiava, con forti raffiche. Avevo messo la sveglia prima delle sette perché di fatto le previsioni erano incoraggianti e annunciavano il ritorno al bel tempo a partire da metà mattina. È stato proprio così, mentre facevamo colazione, la pioggia è cessata e pian piano il cielo si è aperto.

Mario si è infine deciso a mettere un po’ di ordine sottocoperta, mentre io mi sono dedicata all’ultimo oblò, quello del gavone di prua. Non me n’ero accorta perché ero davvero concentrata, ma mentre lavoravo è comparso il sole e concluso il lavoro, è stato un piacere ripararsi all’ombra del pozzetto.

Siamo tornati a casa per farci una doccia fresca e mangiare qualcosa. Dopo un buon caffè, siamo ripartiti per continuare i lavori. Questo pomeriggio è stata la volta del verricello per Mario, lo ha rimontato e testato con successo. Io, ho iniziato le pitture nei punti trattati con il convertitore di ruggine. 

Quella di oggi è stata una giornata soddisfacente: diverse piccole cose sono andate a posto e possono ritenersi concluse.

Stasera, andremo a prendere una pizza cotta nel forno a legna. Mario dice che sette anni fa c’era un italiano che la faceva molto buona, così, prima di ripartire, ci siamo detti che sarebbe stato interessante assaggiarla. In realtà, a lanciare l’idea era stata Joss, ma poi, tra Natale e le feste, non so se sia ancora dell’idea di andarci in nostra compagnia. In questi giorni, la sera siamo particolarmente stanchi perché stiamo cercando di terminare tutto il prima possibile e quindi non siamo molto predisposti alle relazioni sociali. Lasceremo fare un po’ al caso, se i nostri amici si rifaranno vivi, vorrà dire che ci ritorneremo una seconda volta.